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Durante il 7° Report italiano sul CrowdInvesting degli Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation del Politecnico di Milano, che si è tenuto lo scorso 20 luglio 2022, sono emerse alcune riflessioni non solo sui numeri ma anche sull’adeguamento degli operatori italiani alla nuova legislazione UE sul crowdfunding.

Cos’è il Crowdinvesting

Il crowdinvesting è un sottoinsieme del crowdfunding dove, a fronte di una raccolta di risorse finanziarie attraverso una piattaforma Internet abilitante, all’investitore viene prospettata una remunerazione del capitale.

La ricerca dell’Osservatorio tiene conto delle due seguenti tipologie di raccolte:

  1. equity crowdfunding: l’investitore diventa socio dell’impresa attraverso la sottoscrizione di capitale di rischio;
  2. lending crowdfunding: l’investimento avviene attraverso la concessione di un prestito, con un contratto di mutuo o un’obbligazione mobiliare che prevede le modalità di rimborso e remunerazione del capitale attraverso un tasso di interesse.

Le campagne di raccolta avvengono dunque tramite due diverse classi di portali: portali per la raccolta online autorizzati da Consob, che possono collocare quote del capitale di rischio di PMI, minibond e quote di OICR che investono in PMI; portali di social lending, che veicolano prestiti dai privati a persone fisiche o giuridiche.

I dati dell’equity crowdfunding

Al 30 giugno 2022 risultavano autorizzati da Consob 51 portali per la raccolta di capitali online, ma un buon numero di questi non ha ancora pubblicato una singola campagna. Nell’ultimo anno 5 piattaforme hanno pubblicato il 73% delle 219 nuove campagne. 

La raccolta di capitale di rischio cumulata è pari a € 429,04 milioni; negli ultimi 12 mesi è stato pari a € 141,9 milioni (di cui € 58,99 milioni nel primo semestre 2022). Il valore medio del target di raccolta per i progetti non immobiliari è pari a € 204.762 e il mercato è ancora dominato dalle startup innovative (56% dei casi e 16% delle PMI innovative). L’importo medio investito dai sottoscrittori è pari a € 3.913 per le persone fisiche e € 35.740 per le persone giuridiche e mostra un andamento tendenziale in crescita rispetto al passato.

I codici ATECO più ricorrenti delle emittenti ci permettono di categorizzarle in servizi di informazione e comunicazione, attività professionali e scientifiche e attività manifatturiere. Cresce la presenza nei settori della sostenibilità, con 34 progetti e € 25,01 milioni raccolti nel 2021: energie rinnovabili, agricoltura sostenibile, smaltimento rifiuti, mobilità sostenibile e veicoli di investimento green.

I dati del lending crowdfunding

Risultano attive in Italia 7 piattaforme destinate a finanziare persone fisiche, 12 destinate a finanziare imprese e 20 specializzate nel real estate.

La raccolta negli ultimi 12 mesi è stata pari a € 65,49 milioni per le piattaforme consumer con un totale cumulato nel tempo di € 188,82 milioni. Le piattaforme generaliste nel comparto business aggiungono all’attivo € 102,44 milioni, raggiungendo un cumulato di € 272,97 milioni. Le piattaforme immobiliari registrano un flusso annuale di € 83,15 milioni raccolti e totalizzano € 176,49 milioni.

I dati del real estate crowdfunding

L’industria del real estate crowdfunding negli ultimi 12 mesi ha continuato ad essere particolarmente vivace in Italia. Le piattaforme dedicate attive oggi sono 27. Tipicamente si tratta di progetti di breve/medio termine che mirano alla riqualificazione (o alla realizzazione ex novo) e successiva cessione di proprietà immobiliari; il crowdfunding ha un importante ruolo di boost nel finanziamento iniziale grazie alla rapidità di raccolta e all’assenza di garanzie reali. I progetti finanziati nell’ultimo anno in questo comparto hanno raccolto un ammontare pari a € 127,25 milioni (+38,1% rispetto al periodo precedente).

Il Regolamento ECSP (European Crowdfunding Service Providers)

La criticità per i prossimi mesi sarà l’implementazione del Regolamento (UE) 2020/1503 relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding (European Crowdfunding Service Providers, ECSP) che ha introdotto da novembre 2021 nuovi adempimenti per il settore, favorendo l’operatività crossborder. Per le piattaforme già operative è previsto un regime transitorio che è appena stato esteso fino a novembre 2023.

Il Regolamento introduce un framework comune valido sia per l’equity crowdfunding sia per il social lending (in questo caso però solo rispetto ai prestiti verso imprese e in generale soggetti che raccolgono denaro in relazione a iniziative imprenditoriali). L’ambito del prestito alle persone fisiche per obiettivi personali non viene dunque interessato dalla riforma.

Le principali novità riguardano:

  • il registro dei gestori dei portali sarà centralizzato presso l’ESMA (European Securities and Markets Authority);
  • sarà necessario fornire all’investitore un documento informativo standardizzato (Key Investment Information Sheet, KIIS) di massimo 6 pagine;
  • la raccolta massima per ogni impresa sarà limitata a € 5 milioni nell’arco di un anno, mentre oggi il limite è € 8 milioni;
  • anche le imprese diverse dalle PMI potranno raccogliere capitale di rischio.

A distanza di un anno vi sono diversi punti rilevanti che devono essere ancora ‘smarcati’, in particolare su come suddividere le competenze in materia di autorizzazione e vigilanza fra Banca d’Italia e Consob.

Quali le opportunità di investimento nell’equity crowdfunding

I portali di equity crowdfunding continuano ad essere una delle scelte principali per la raccolta di capitali per le startup. Il valore medio della raccolta rimane tuttavia basso, intorno ai € 200 mila, di certo non sufficiente per finanziare grandi investimenti da parte delle startup.

Distribuzione degli investimenti

Il mercato dell’equity crowdfunding rimane ancora confinato a una piccola minoranza di persone: il totale delle sottoscrizioni è pari a 44.951, quelle nuove del 2021 sono 7.302. Il campione censito dall’Osservatorio comprende 27.629 soggetti, di cui 25.288 persone fisiche e 2.341 persone giuridiche. Tra le persone fisiche solo il 15% degli investitori è di sesso femminile. Per quanto riguarda l’età gli adulti con età compresa fra 36 e 50 anni rappresentano il 43% dei backers.

Tagli di investimento

Cresce il taglio medio di investimento sottoscritto: € 3.913 per le persone fisiche e € 35.740 per le persone giuridiche. Entrambi i valori sono in aumento tendenziale: nel 2021 le medie sono pari rispettivamente a € 4.872 e € 50.396.

Andando nel dettaglio.

Persone fisiche: 18,4% di importo inferiore o uguale a € 499,99; 26,5% con importo compreso fra € 500 e € 999,99; 35,7% con importo compreso fra € 1.000 e € 4.999,99; 10,9% di importo superiore o uguale a € 10.000.

Persone giuridiche: 18,2% di importo inferiore a € 1.000; 14,6% di importo superiore a € 50.000.

Italian Equity Crowdfunding Index

L’Osservatorio ha ideato un indice per calcolare la rivalutazione o svalutazione potenziale degli investimenti effettuati nell’equity crowdfunding, per descrivere il rendimento teorico ottenuto dall’avvio del mercato. L’indice viene calcolato in due diverse versioni: diluted (il controvalore entra nell’indice con valore 100 e subisce una ‘diluzione’ naturale con l’arrivo di nuove operazioni sul mercato) e notdiluted (il controvalore entra nell’indice con il valore dell’indice a quel momento e rappresenta il rendimento per un investitore che riesce a capitalizzare nel tempo ogni rivalutazione o svalutazione del capitale e a reinvestirlo nel mercato).

Alla data del 1 luglio 2022, il valore dell’indice diluted era pari a 117,46 mentre quello dell’indice not-diluted era pari a 174,00. Se un investitore italiano avesse sottoscritto € 100 in ogni operazione di equity crowdfunding chiusa con successo, il valore teorico del suo portafoglio sarebbe oggi cresciuto di +17,45% in termini nominali. Due sono i fattori che devono essere presi in considerazione nella lettura di questo indice: la maggior parte delle emittenti sono startup (che non possono distribuire dividendi) e la quasi totale assenza di un mercato secondario efficiente e con bassi costi di transazione. Se guardiamo le performance post raccolta, il confronto tra i ricavi effettivi e quelli previsti a budget presenta risultati abbastanza sconfortanti: solo il 5,2% del campione dopo il primo anno ha superato le previsioni di fatturato contenute nel business plan iniziale.

Riflessioni finali

Credo che il settore del crowdinvesting continuerà a crescere, nonostante le preoccupazioni (più che lecite) sui tempi e sulle modalità di adozione del Regolamento ECSP in Italia. 

Relativamente all’equity crowdfunding, il numero ristretto dei baker (circa 45.000), la loro distribuzione anagrafica e di genere possono essere un interessante spunto di discussione a livello nazionale per incentivare il mercato degli investimenti in startup e PMI innovative che vedono spesso nell’equity crowdfunding la principlae opportunità di raccolta di capitali. A questi vanno aggiunti i fondi provenienti da business angel e venture capital, che nonostante la forte accelerazione del 2021 che ha portato a superare il miliardo di euro, sono tuttora irrisori rispetto a quelli di altri Paesi.

Il mio impegno per il 2021 e 2022 sarà quello di connettere startup, investitori e imprese per creare nuove opportunità per tutti.

DOCUMENTAZIONE EVENTO E FONTE DATI

Presentazione Prof. Giudici

Report 2022

Video integrale dell’evento

Dura oltre 3 ore ma vale davvero la pena guardarlo fino in fondo!

Selvaggia Fagioli

Selvaggia Fagioli

Sono una Innovation Change Manager, Strategy Advisor per Startup e Imprese, Scrum Master Certified. Co-founder di The Assistant Academy. Business Angel sensibile alle tematiche di genere e di sostenibilità.

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